Federica Giaconia, creatura graziosa e difficile da decifrare chiaramente. Artista poliedrica capace di un gusto profondo verso un’estetica ed una grazia delle forme che travalica il semplice fumetto disegnato, cosa che spesso la porta a realizzare altre forme d’arte con la stessa forza espressiva e con la medesima limpidità del tratto.
Anche lei membro del club del fumetto di Catania da molti anni, presente ma silenziosa, si è sempre contraddistinta per il suo stile accattivante e filonipponico che nelle sue mani diventa una forma di fumetto tutta catanese: espressione di un gusto tenebroso e gotico, misto horror soft dove, fra
affascinanti vampiri, deliziose e giovani pulzelle nell'ombra di una chiesa sconsacrata, culti satanici solo nell'apparenza pericolosi e magia sommessa pronunciata nelle notti di luna piena, sulla tavola infine si tramutano in un'equilibrata rappresentazione fumettistica personale di un gotico tutto nostrano.
Anche lei autrice di questonumero zero di fumetti al cubo, con il suo tratto già ben conosciuto nella città natale della rivista, ci regala una breve ed onirica prova di abilità e sensualità delle forme.
Credi chè il fumetto sia per il modo migliore di esprimere la tua creatività?
Mi sono innamorata del fumetto sin da piccolina, quando cercavo di ridisegnare i fumetti che leggevo, per poter cambiare la storia, trasformarla come piaceva a me...diciamo che quello che amo del fumetto è il poter scappare dalla realtà, in un mondo tutto mio...e poter addirittura crearla, e questo è bellissimo, perchè quello che penso,quello che vorrei, quello che non ho, diventa davvero reale!
Autori preferiti?
Mi piace un pò tutto in effetti, perchè in ognuno c'è sempre qualcosa che mi interessa...i miei preferiti sono Frank Miller ed Enki Bilal.
Come sarebbe il tuo capolavoro fumettistico se potessi crearlo domani?
Veramente non mi viene in mente qualcosa in particolare...però sicuramente una bellissima storia gothic, con demoni e vampiri!!Quant’è importante per te la letteratura disegnata, e ti condiziona il fatto di essere anche un lettore?
Sicuramente è importantissima...ho bisogno di almeno una "mega-dose" mensile di fumetti al mese da leggere (italiani,americani,manga...) e ovviamente da disegnare!
Credi che la crisi del fumetto in Italia sia finito?
Non so cosa serva al fumetto oggi, credo, però, che sia un linguaggio completo. Credo che il problema sia la “gente” e la mentalità catanese, oltre che nazionale...credo che quello che manchi al fumetto italiano sia una cultura del fumetto...e questa non è facile da "inventare" purtroppo.
Anche tu collabori da oltre 10 anni con la compagnia di Fumetti al cubo. Com’è cominciata?
Ci siamo conosciuti grazie ai corsi di fumetto organizzati dalla Fondazione Marco Montalbano e dalla Galleria Progetti d'Arte, molti anni fa, infatti. A Catania sono davvero in pochi a cercare di portare avanti il fumetto seriamente, ed è stata una fortuna conoscerli, perchè mi hanno fatto sperare di nuovo che anche nella nostra città possa nascere qualcosa...Dove è nato il soggetto della tua storia?
Da una mia passione per i "personaggi cattivi" delle leggende e delle mitologie, che trovo molto più interessanti dei soliti "eroi buoni e perfetti"!
La tue tavole sono talmente oniriche da avere un’atmosfera completamente fantastica e quasi fuori dal mondo; ma cosa è secondo te il fantastico nella narrativa contemporanea?
Io credo che sia semplicemente un'evasione, una fuga, in mondi sicuramente migliori del nostro...queste storie fantastiche ci "ricaricano" e ci fanno sembrare tutto più bello, anche la realtà.
A quali progetti stai lavorando adesso?
Sto lavorando a due progetti,a cui tengo molto: uno scritto da una mia cara amica, e un altro "multimediale" che sarà anche la mia tesi...il tutto nei ritagli di tempo tra lezioni ed esami!
Brava Federica... In me , lo sai, hai sempre avuto e troverai, sempre, una grande ammiratrice.
RispondiEliminaMarilisa